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12 Dic 2014

BOLLO AUTO VENTENNALI: Aggiornamenti dal Senato

In data 10/12/2014 è stato presentato al Senato della Repubblica, durante i lavori di discussione del DDL di stabilità (ex finanziaria) all’8° commissione permanente il seguente emendamento inerente l’argomento del bollo riguardante le auto tra i 20 e i 30 anni:

Legislatura 17ª – 8ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 118 del 10/12/2014
NUOVO ORDINE DEL GIORNO AL DISEGNO DI LEGGE
N. 1698
G/1698/2/8 (testo 2)
GIBIINO, FILIPPI

L’ 8a Commissione permanente del Senato, in sede d’esame del disegno di legge di stabilità 2015,

premesso che:
nel disegno di legge di stabilità il comma 74 dell’articolo 3, modificando l’articolo 63, commi 2 e 3, della legge n. 342 del 2000, sopprime l’esenzione dal bollo per gli autoveicoli e per i motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico, limitandola in generale a tutti gli autoveicoli e motoveicoli ultratrentennali; tale disposizione penalizza in maniera eccessiva un settore di rilevante interesse culturale, seguito da milioni di appassionati in tutto il Paese; la finalità della norma è essenzialmente quella di assicurare un gettito aggiuntivo per le casse dello Stato, che la relazione tecnica di accompagnamento del disegno di legge di stabilità quantifica in 78,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017; tale stima appare però assolutamente eccessiva, in quanto non tiene conto che il venir meno dell’esenzione determinerebbe verosimilmente la rottamazione di gran parte dei veicoli interessati, in quanto i loro proprietari perderebbero la convenienza a mantenerli in circolazione; a ciò dovrebbero poi aggiungersi gli effetti negativi indotti per l’economia dovuti al mancato esborso per le spese di manutenzione dei veicoli, che colpirebbero in maniera molto pesante soprattutto piccoli riparatori, carrozzieri, distributori di benzina e ricambisti, settori già particolarmente penalizzati per la diminuzione di lavoro; secondo stime fatte dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI), uno degli organismi a cui la legislazione vigente affida ufficialmente il compito di certificare i requisiti dei veicoli di interesse storico e collezionistico, a fronte di una maggiore entrata per l’erario pari a 7,5 milioni euro, tali effetti negativi indotti produrrebbero una perdita per l’economia assai maggiore, oscillante fra 2,2 e 5,8 miliardi di euro;

considerato che:
potrebbero adottarsi soluzioni alternative che, pur assicurando un adeguato gettito aggiuntivo per l’erario, evitino tuttavia di penalizzare in maniera eccessiva ingiustificata il settore dei veicoli di interesse storico e collezionistico e la filiera delle attività economiche ad esso correlate,

impegna il Governo:
a riformulare la norma di cui all’articolo 3, comma 74, del disegno di legge di stabilità, nel senso di prevedere una tassazione agevolata di tipo premiale per gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico a decorrere dal ventesimo anno dalla data di costruzione, purché i suddetti veicoli siano certificati, secondo i criteri vincolanti stabiliti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dall’ASI o dall’FMI (per i soli motoveicoli), ai sensi del comma 3 dell’articolo 63 della legge n. 342 del 2000 e previo esame di ogni singolo esemplare, rispetto al resto del parco automobilistico e motociclistico di pari vetustà.

Fonte: senato.it

Questo emendamento si aggiunge ad altri già presentati. Sottolineiamo che si tratta di una “proposta”, così come ne erano state fatte alla Camera dei Deputati ed erano state respinte senza essere prese i considerazione dal Governo.

 

 

5 Comments

  1. Alessandro

    E’ già stato fatto fatto un enorme errore con la tassa del superbollo che ha portato all’esportazione delle super car.
    Ora prendono di mira le storiche, tassandole a bollo pieno.
    Aprite gli occhi che state buttando all’aria tutto, creando un enorme danno irreversibile

  2. alberto

    L’appassionato che sa fare molto bene i suoi conti, meglio dei vostri, di sicuro., si vedrà costretto ad esportare la propria vettura all’estero. State distruggendo una fra le più ambite passioni che gli italiani anno per questo genere di vetture ed inoltre il settore lavorativo di questo settore subirà un pesante danno.

  3. mirko

    State continuando a distruggere l’ Italia, ci urinate in testa e ci raccontate che piove… perche’ non vi autotassate i vostri stipendi miliardari invece di penalizzare sempre la classe piu’ povera …stranamente con questo capolavoro di legge di stabilita’ per chi acquista un automobile nuova non paga il bollo per tre/cinque anni…ma per chi possiede un parco di auto di particolare interesse storico ultravemtennale , certificate ASI devra’ iniziare a pagarlo… oppure molto probabilmente vendere tutto il parco auto all’estero per impossibilita’ di sostenere le spese. Grazie ancora per questo nuovo regalo di Natale. W l’Italia !

    1. daniele

      io sono possessore di alcune auto d’epoca ,,, bisognerebbe andar verso Roma ,,,, e parcheggiarle a montecitorio ,,, poi che facciano quello che credono ,,,,

  4. Segreteria C.A.S.T.
    Segreteria C.A.S.T.

    Segnaliamo che abbiamo dovuto applicare la moderazione ad alcuni commenti pervenuti su questo articolo non pubblicandoli in quanto incitavano ad azioni contrarie all’articolo 2 dello statuto del nostro club (http://www.automotostorichetreviglio.it/statuto/).
    Ci scusiamo con gli autori di suddetti commenti ma questo è il sito ufficiale del CAST e i commenti espressi non possono essere contro i principi dello stesso.
    Prendiamo inoltre occasione per ricordare a tutti di utilizzare un linguaggio appropriato e privo di insulti o volgarità.
    La segreteria resta a disposizione per ulteriori chiarimenti. Grazie a tutti per la collaborazione.

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